Federica Tavian Ferrighi
Le installazioni di Federica
Tavian Ferrighi fanno riferimento allo spazio e al tempo e ne narrano la
relazione, con lo
scopo di trasformarle in possibilità altra di poesia, ma sono anche riflessione
sociale e ambientale. Il Ratto di
Proserpina è il tema attorno a cui si sviluppa una ricerca sullo scempio naturalistico e
paesaggistico del lago di Pergusa: un video che intreccia interviste a immagini
oniriche, grandi tele trasparenti e foto, un anello/scultura, fiori e piante secchi, il ricamo su tarlatana trasparente di mappe e parole
che evidenziano la pregnanza e la poesia
di ciò che identifica un luogo: un luogo geopoetico.
Il mio lavoro si sviluppa a partire dai binomi
pubblico/privato, luce/ombra, trasparenze/strutture, parola/azione. Traendo
ispirazione dalla narrazione mitica, in chiave contemporanea, analizzo l'aspetto sociale,
culturale, del luogo e del territorio, partendo dalla mappa della città in
questione, dai suoi monumenti e dalla convivenza. I miei interventi sul
territorio e sui luoghi, divengono
narrazione con lo scopo di evidenziare gli elementi che costituiscono una
cultura: il mito, il matriarcato o patriarcato, la religione, la
metafisica, tutte presenti nel mondo
contemporaneo, ma ad un livello spesso degradato.
Il mito oggi riguarda le icone di
massa, la religione diventa spesso fondamentalismo o nazionalismo identitario,
la metafisica qualcosa di astratto. Ecco che ponendo l'attenzione sulla terra
su cui viviamo, sui passi quotidiani che muoviamo, sui pensieri che
comunichiamo, tento di dare forza agli aspetti fondamentali del vivere civile
in un contesto nuovo e più ampio, ad una possibilità altra attraverso
azioni concrete. La casa e la piazza, la strada ed il territorio divengono
trama della tela contemporanea, visti come soglia o come cencio sociale.
Questi, sono gli elementi che
caratterizzano la mia proposta artistica, evidenziando percorsi, interstizi,
sguardi che denunciano o propongono una possibilità altra di comportamento o di
stile di vita. Interviste ,video e dibattiti con persone che operano sul
territorio da più punti di vista, sociale, ecologico, edilizio, culturale,
educativo sono alla base ciò che cerco di evidenziare. Il mio lavoro è un
viaggio nel territorio, tanto urbano quanto naturale, una geografia che si
snoda ponendo l’attenzione sulla costante scelta del possibile tra intrecci e
tensioni.
La struttura elettrosaldata che si fa
segno ed il ricamo di trasparenze in
mappe e parole, evidenziano la pregnanza delle stesse e di ciò che identifica un luogo. I mezzi che
utilizzo sono il disegno, la scrittura, la scultura, il ricamo, il video
documentario, l'immagine in camera fissa, la parola, il cibo, l'educazione...
In un luogo cerco di evidenziare quegli elementi che lo caratterizzano, che ne
hanno segnato i lineamenti data la storia che li ha accompagnati, ai fiumi che
li hanno bagnati, agli influssi culturali, commerciali, religiosi o bellici che
li hanno ridisegnati... questi gli elementi che compongono le mie
installazioni, che narrano attraverso la relazione di queste componenti con lo
scopo di trasformarle in possibilità altra di poesia, di geopoesia.
Per Museo Teo e PICCOLO HANSALDO a Milano
presento
IL RAPIMENTO DI PROSERPINA
proprio per sottolineare il parallelo con ciò che è stato e
che viene rapito costantemente nel nostro territorio. Il luogo del rapimento
del mito ed il giardino, divengono
metafora e il binomio di scempio e rinascita che caratterizzano il nostro
tempo.
Kore, rapita dal Dio degli inferi e fatta sua sposa, diviene
Persefone, regina degli inferi. In base al suo ritorno sulla terra di sei mesi
in sei mesi, concordato con Plutone per volontà della Madre Cerere, si
manifesterà per sempre il ciclo delle stagioni.
Il rapimento di Proserpina è dunque l’incipit di un percorso
che vede una trasformazione naturalistica e paesaggistica in un continuo evolversi
e degradare.
Il progetto pertanto, prende in esame vari luoghi e situazioni
legate al paesaggio, tanto alla
geopoesia del luogo quanto allo scempio inflittogli dall'azione perversa
dell'uomo.
INSTALLAZIONE 1
Cerere, la madre di Kore,
disperata ed arrabbiata, cerca notte e giorno la figlia scomparsa, di albero in
albero, di anfratto in anfratto, di cespuglio in cespuglio. Gli Dei le
occultano la verità. È gravissimo ciò che è successo e Lei, Dea delle messi e
della fertilità, compie un atto estremo senza compromesso alcuno: lascia
che la natura muoia, che gli alberi perdano le loro foglie, che le piante non
diano frutto, che animali e uomini muoiano di fame e dei freddo.
Ricamo: mappa del sito in cui è stata rapita Kore.
Disegni: di corpi come
organismi in lento movimento (mappe territoriali) 6 DISEGNI 10X15 DISEGNI DI CORPI STERILI, CONSUNTI,
ANORESSICIRicamo: mappa del sito in cui è stata rapita Kore.
Video: il Lago di Pergusa 2012_2013
INSTALLAZIONE 2
Ricamo: mappa dell'orto botanico della mia città, Padova, come organismo rotondo, vivente e ricco di biodiversità.
Proserpina ha mangiato i 6 chicchi di melograno, è la
sposa di Plutone ormai, non si può tornare indietro, si può trovare però una
strategia, un compromesso: la madre ha ottenuto il ritorno di Proserpina per 6
mesi, durante i quali la natura esulta, rinasce, i bulbi si ingrossano e le
gemme si aprono… la natura si risveglia, nuova speranza… nella pienezza della
vitalità.
Ricamo: mappa dell'orto botanico della mia città, Padova, come organismo rotondo, vivente e ricco di biodiversità.
Disegni: di corpi come organismi in movimento (mappe territoriali) 6 DISEGNI
15X10
DISEGNI DI CORPI GRAVIDI E DI
BIMBI COME BULBI CHE SBOCCIANO
Video: progetto Orto Botanico - Padova 2012
2001 Diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia, in scultura.
2003 Dottorato in Storia dell’Arte Contemporanea presso la Facoltá di Belle Arti,
Complutense di Madrid.
2008 Laurea specialistica in Arti Visive presso lo IUAV di Venezia.
Esperienze di studio e ricerca e seminari all’estero:
1999 Sei mesi a Madrid con borsa di studio del progetto Socrates/erasmus
2001 Quattro mesi a Stoccolma per ricerche inerenti la tesi di diploma
presso l’Accademia di Belle arti di Stoccolma.
2002 Seminario La acción, la representa-acción y la vida ordinaria.
Laboratorio de Arte y Acción, MeCAD (Media Centro de Arte y Diseño de la escuela superior de Diseño eSDI), Barcelona, españa.
2001/2003 Dottorato in Storia dell’Arte contemporanea presso la Facoltà di Belle Arti Complutense di Madrid.
2005 esposizione e laboratori artistici presso l’Università Autonoma dello Stato del Messico
e della l’Università Autonoma dello Stato di Morelos alla Facoltà di Belle arti, Messico.
Esposizioni recenti:
2008 Art in ice, Burka,collettiva, simposio di scultura su ghiaccio, Livigno, Sondrio.
2008 Limina Architetture, 1,2,3,4 video installazione, collettiva presso centro culturale Maria Sorgato. Noale, Venezia.
2008 Seek Refuge, collettiva Mestre Venezia.
2008 Asta emergency, Collettiva, Casa d’aste Venezia
2008 Risonanze, personale presso oasi di Cervara, Treviso.
2007 Convivenza con un monumento, evento, Pamplona. Spagna
2007 A mano in acqua fredda, Treviso.
2007 Cool under pressure Pandora, Placentia Arte, Piacenza.
2006 Pandora. Tijuana, Centro de Artes Visuales, Messico.
2006 Monza film festival,esposizione video collettiva, Monza.
2006 Nightmer and dreem, Viafarini, Milano.
2006 Sguardi Altri, Collettiva, Casa Morigi, Giornata del Contemporaneo, Museo Teo, Milano.
2006 Disertare Dissertare collettiva, Korè videoinstallazione, presso il Centro d’Arte Contemporaneo di Gennazzano, Roma.
2006 Rizoma, Huevo Sala Bulbos Tijuana, Messico.
2005 Rizoma, Burka, installazione, collettiva Toluca , Messico.
2004 Le arti naturali di Tufano, La seppia, performance presso Tufanostudio25, Milano.
2005 Le scarpe ciniche, performance presso L’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
2003 Burka , installazione personale, Madrid, Piazza di Lavapies
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