L’installazione di Giovanni
Bai vuole sottolineare il complesso rapporto tra naturale e artificiale contrapponendo
l’immagine - realizzata con la tecnica della
videopittura su tela - di un albero dopo le amorevoli cure dei suoi
giardinieri a quella di paesaggi
industriali - rappresentati in fotografie
di grande formato su tela leggerissima,
volatili al confronto della solidità dell’albero – che si integrano con
la bellezza del tramonto o con una ambigua presenza umana.
Il lavoro che propongo per la mostra Il piccolo hansaldo si compone di una pluralità di immagini, in cui
si contrappongono due modelli stilistici e due diverse concezioni del mondo.
L’immagine principale è realizzata con la tecnica della
videopittura (messa a punto a metà degli
anni ottanta in coincidenza con i primi soggiorni in Giappone) un opera di un metro per un metro su tela che
rappresenta un albero, dopo le amorevoli cure dei suoi giardinieri. La foto è
realizzata a Tokyo, nel parco Rikugien, nel 1984. Nel 2005 la foto è stata pubblicata nel mio
volume Immagini della società
contrapposta alla foto di uno svincolo autostradale, per illustrare il concetto
di complessità. [Didascalia: Nel
Giappone contemporaneo l’attenzione religiosa per la natura si scontra con le
devastanti conseguenze della modernizzazione. La complessità non è solo un più
alto livello di organizzazione, ma la consapevolezza dell’esistenza di elementi
tra di loro omogenei che comportano un superiore livello di saggezza.]
Nel mese di novembre 2012,
invitato a realizzare la copertina della rivista ItaliaImballaggio, ho
ripreso questa immagine, elaborandola e realizzando così l’opera che qui viene
presentata.
Contrapposta a questa una serie di fotografie rappresentati
paesaggi industriali che interagiscono in modo contraddittorio con la natura.
Due immagini realizzate a Barcellona ci
presentano dei bagnanti su spiagge su cui incombono delle strutture
industriali. Altre due sono paesaggi veneziani, in cui le fabbriche di Porto Marghera
si integrano con la bellezza del tramonto sulla Giudecca e sulla laguna.
L’ultima immagine della serie è scattata a Dubai, metropoli
sospesa tra il mare e il deserto, dove l’Islam cede il passo alla
modernizzazione finanziaria.
Queste fotografie sono stampate in grande formato su tela
leggerissima: sono quindi volatili al confronto della solidità dell’albero.
Natura vs. strutture industriali, come quella che ospita la
mostra: e il Piccolo Hans? La paura per il cavallo, la paura per il proprio
padre è il timore per la distruzione della natura e la perdita della
consapevolezza della complessità.
Tokyo, videopittura 1984-2012 100x100 |
Barcellona, fotografia, 2011 150x100 |
Barcellona, fotografia, 2011 150x100 |
Dubai, fotografia, 2012 100x150 |
Venezia, fotografia, 2012, 100x150 |
Venezia, fotografia, 2012 200x100 |